Stanza del Negozio

L’arte di stipulare alleanze e mantenere la pace è narrata dagli affreschi della Stanza del Negozio, risolta dalla mano dei Recchi; nella sala una rete di telamoni, putti e angeli in stucco bianco eseguiti da Alessandro Casella segnano in maniera quasi ininterrotta il collegamento tra le pareti e il centro della volta. L’affresco allude, con figure allegoriche, al mantenimento della pace come fondamento della felicità pubblica. Il motto sabaudo «Caelestis [coelestis] emula motus» evoca l’instancabile operosità di Vittorio Amedeo I cui deve tendere il giovane figlio, con un continuo rimando alla figura del padre e al tempo stesso del duca, reso immortale dalla presenza dell’uccello del paradiso, raffigurato in volo nel cielo.

Le scene ancora leggibili sulla volta mostrano rappresentanti sabaudi, uomini di corte ancora non identificati, che trattano con sovrani di grande prestigio, i re di Francia, di Spagna e di Inghilterra, in una voluta celebrazione di un ducato, non grande, ma capace di accordarsi con importanti potenze europee. La narrazione, con il medesimo soggetto e obiettivo, si ripete negli affreschi realizzati sulle pareti, incorniciati da lesene terminanti con telamoni che sostengono la cornice della volta.