Situata al piano terreno del padiglione nord-ovest, di ridotte dimensioni, ha pianta rettangolare ed è connotata da una copertura formata da due volte a crociera affiancate, finemente ornate con motivi in stucco bianco raffiguranti elementi vegetali, festoni di fiori e frutta e testine di putti. Parte della decorazione prosegue sulle pareti, dove va a incorniciare le quattro finestre, due delle quali si affacciano a nord sull’Orto botanico, mentre le restanti due si aprono nella parte sud su locali attualmente adibiti ad uffici amministrativi.
Oggi l’accesso alla cappella è mediato da una piccola stanza – in origine probabilmente la sacrestia, ora anch’essa destinata a ufficio – situata a ovest e decorata da un cornicione con motivi stilisticamente differenti rispetto a quelli che ornano la cappella.
La porta che mette in comunicazione i due ambienti è affiancata, sul lato interno alla cappella, da due lacerti di decorazione in stucco bianco che si interrompono a circa due metri da terra e paiono privi di alcun legame con il contesto attuale: si potrebbe ipotizzare che, in passato, ornassero la sommità di due passaggi di servizio che si aprivano ai lati dell’altare – forse collocato sulla parete ovest, dove si trova l’accesso attuale -, mettendo in comunicazione cappella e sacrestia.
Sul lato est è tuttora presente una porta di notevoli dimensioni, sormontata da un’apertura ovale e sottolineata da una cornice in stucco con canestri di frutta: probabilmente l’ingresso originario.
(testo tratto da Maria Vittoria Cattaneo, Castello del Valentino, la cappella: storia, decorazione e nuovi documenti, in “Studi Piemontesi”, vol. XLIII, fasc. 2, dicembre 2014, p. 311)