Atrio passante fra i due fronti. Al centro sei preziose colonne doriche in breccia, del tipo “vecchia macchia svizzera” simili a quelle del portico esterno.
Alle pareti, nicchie ovali incorniciate in stucco realizzate, nel 1667, dal Corbellino accolgono gli otto busti degli imperatori romani.
Lo sfondato prospettico è ordito da monumentali colonne tortili affrescate, a sostegno di una balconata arricchita da finte statue con balaustrini dipinti che richiamano quelli dello Scalone d’Onore.
Le architetture dipinte scandiscono le scene storiche che sottolineano i molti e antichi rapporti d’alleanza intercorsi fra i duchi sabaudi e i re di Francia.
Nei quattro riquadri affrescati il tema ovidiano della morte dell’eroe e della sua rigenerazione in forma di fiore che lega i quattro episodi, rimanda alla morte del duca.
La stanza è stata decorata dopo la morte di Vittorio Amedeo I (1637): nel centrovolta Cristina, abbigliata con i colori dinastici franco/sabaudi bianco, rosso, azzurro, è ritratta con il volto affranto.
La calotta della volta è impostata su un tamburo circolare scandito da una serie di putti su mensole e raccordato al perimetro quadrato della stanza per mezzo di quattro gruppi angolari di putti in stucco con funzione di pennacchi.
L’affresco è racchiuso da una decorazione a stucco dorato composta da fasce con mensole e ghirlande che incorniciano monogrammi e gigli di Francia, mensole a foglia d’acanto intervallate da rosoni, fregi scanditi da teste di putti e infine un unitario fregio a girali d’acanto.
L’affresco centrale vede Cristina, nelle vesti di flora raccogliere e distribuire fiori, sullo sfondo il Palazzo del Valentino e i mai realizzati giardini verso il fiume.
Particolare degli affreschi del fregio.
L’ambiente è definito da intrecci di motivi vegetali, piante, rami girali d’acanto e otto specchi.
Particolare della volta.
Il riquadro affrescato raffigura la Vittoria incoronata dalla Fama, mentre il Genio della Storia scrive i suoi fasti su un grande scudo.
Particolare dell’affresco a centro volta.
La decorazione in stucco è caratterizzata dalla ricca trama di telamoni, putti e angeli a coda fitomorfa che a coppie segnano la volta del riquadro centrale affrescato alle pareti.
Particolare della fascia affrescata.
La decorazione a stucco della volta è contraddistinta da gruppi di putti che reggono cariatidi.
Particolare dell’affresco a centrovolta.
Al centro della volta Diana tra le ninfe dopo una partita di caccia e sul cartiglio la scritta “BELLICA FACTA PARANT” nell’allusione retorica secentesca di identità tra caccia e guerra.
Nei riquadri affrescati del fregio sono rappresentate scene di caccia al cerbiatto, all’orso, al cinghiale e al cervo.
Gli stucchi vedono telamoni e putti di collegamento tra i riquadri ovoidi che si uniscono a gruppi di putti reggenti la palma simbolo del trionfo.
Nel grande tondo del soffitto si presenta la glorificazione della magnificienza sovrana, a cui le arti e le scienze danno fama eterna, come illustra la scritta “LUCE MANSURA PER AEVUM” che incorona la figura femminile.
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