La Biblioteca della Facoltà di Architettura di Torino ebbe origine quando alla fine della guerra la Facoltà disponeva di un fondo conservato nella Biblioteca generale del Politecnico e della Biblioteca Betta, consistente in qualche centinaio di volumi conservati nella sala della Presidenza (posta allora al terzo piano fuori terra della Torre sud ovest del Castello del Valentino).
Negli anni successivi alcuni Istituti (specie quello di Composizione architettonica e di Storia dell’arte) destinarono parte delle dotazioni annuali all’acquisto di alcune decine di libri a cui si aggiunsero quelli degli Istituti di Scienze delle Costruzioni, di Caratteri distributivi, di Chimica, di Elementi costruttivi. Per quanto riguarda il settore dell’architettura moderna particolare rilievo ebbero le raccolte di Composizione architettonica e di Caratteri distributivi. Nella seconda metà degli anni Cinquanta le biblioteche dei due Istituti di Composizione e di Caratteri distributivi erano sistemate in un recinto all’interno del Salone da disegno al secondo piano fuori terra dell’ala ovest del Castello. I professori Gabetti e Roggero lavorarono in quegli anni al riordino e alla schedatura delle raccolte ed in particolare accrebbero il settore periodici, destinato ad assumere particolare sviluppo.
Con la costruzione della nuova sede del Politecnico la Biblioteca Centrale fu trasferita al terzo piano del cortile principale verso Duca degli Abruzzi: a cura dell’ing. Biasi, allora direttore, venne stralciato il fondo intestato alla Facoltà di architettura, costituito da poche centinaia di volumi, superstiti dalle distruzioni della guerra. Per il successivo trasferimento del primo nucleo della Facoltà di Ingegneria nella nuova sede, la Biblioteca dell’Istituto di Composizione venne divisa da quella di Caratteri distributivi e trasportata nei locati lasciati liberi dalla Presidenza (dove rimaneva la biblioteca Betta). Il prof. Gabetti cercò allora di costituire una prima dotazione unitaria, insieme al fondo stralciato dalla Biblioteca Centrale. Venne completata la schedatura e aperta per la prima volta una sala lettura per gli studenti. Dopo il trasferimento del Rettorato e della Direzione amministrativa nella nuova sede del Politecnico, con l’anno accademico 1958-59 la Biblioteca della Facoltà di Architettura, così formata e ampliata per nuovi acquisti di periodici, venne trasferita nei locali precedentemente occupati dall’Archivio, al terzo piano fuori terra della torre sud-est del Castello. Frattanto il Consiglio di amministrazione riconosceva una dotazione annuale, alla quale si aggiungevano le dotazioni stanziate con crescente impegno dal prof. Mollino. All’incremento delle raccolte fece seguito la ferma convinzione del prof. Gabetti, che non si poteva procedere se non con l’impiego di personale specializzato e stipendiato. Per i periodici fu sua cura fotocopiarne gli indici annuali e disporre per l’acquisto dell’Avery Index to Architectural Periodicals. Per i libri scelse un ordinamento scientificamente rigoroso, adottando la Classificazione Decimale Universale. In parallelo si curarono i rapporti con le biblioteche degli Istituti, come l’Istituto di Programmazione Territoriale e l’Istituto di Architettura e Rilievo dei Monumenti e si coordinarono inoltre le dotazioni dell’Istituto di Programmazione Territoriale.
Nel 1968 la Biblioteca di Facoltà fu dotata di un fondo speciale, stanziato da tutti gli Istituti della Facoltà insieme al fondo ordinario ed a quello destinato dal prof. Mollino. In quell’anno si pubblicò il primo ‘Catalogo Generale dei Libri e dei Periodici’: i periodici erano 150, i libri 6000.
Nel 1971 ci fu un trasferimento nei due lunghi saloni adiacenti l’Orto Botanico. La sala superiore raccoglieva libri e periodici, nella sala a piano terra si costituirono la sezione Cartografica Costituita nell’anno accademico 1974’75), la sezione Tesi di Laurea, la sezione Piemonte, che raccoglieva tutte le monografie aventi come argomento la storia culturale, artistica, architettonica e urbanistica della nostra Regione.
Quindi, per riassumere, un migliaio di volumi, tra libri e periodici costituiva nel 1958 la ‘prima’ biblioteca della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Il prof. Roberto Gabetti ne divenne direttore, incarico che tenne fino al 1986, anno di costituzione del Sistema Bibliotecario. Fino al 1988 ne fu Responsabile. Nel 1973 la biblioteca acquisì anche materiale archivistico, tra cui l’archivio professionale di Carlo Mollino.
Negli anni seguirono gli archivi Franco Berlanda, Marziano Bernardi, Bertone, Mario Dezzutti, Francesco Dolza, Roberto Gabetti, Sergio J. Hutter, Eugenio Mollino e Domenico Morelli. Fanno parte del patrimonio anche i fondi Colonnetti, Protto e Veronesi.
Nel 1982 un nuovo trasferimento portò la biblioteca negli ex laboratori di Aeronautica (cortile sud), che videro un importante progetto di ristrutturazione e un nuovo allestimento nel 1990, sviluppato su due piani, su progetto dello Studio Baietto Battiato Bianco. Spazi che occupa ancora oggi, accresciuti dei locali dell’ex aula ES. Questo ampliamento ha fatto seguito al progetto, finanziato dalla Fondazione CRT, di accorpamento dell’archivio, in precedenza ospitato nella sede di via Ormea. Tale progetto, che ha visto la sua conclusione a fine 2012, consegna una biblioteca rinnovata, per una superficie complessiva di circa 2500 metri quadrati. Il materiale raro e d’archivio è conservato in sale climatizzate secondo la normativa vigente. La nuova sala riunioni diventerà anche luogo di formazione interna e ospiterà iniziative culturali aperte alla città. Ad oggi tutte le monografie sono in consultazione a scaffale aperto, ordinate secondo la Classificazione Decimale Universale, come anche le tesi di laurea discusse negli ultimi anni accademici e le riviste correnti, mentre il resto del materiale trova spazio nei nuovi scaffali compattabili. La biblioteca si è dotata di un nuovo sistema di antitaccheggio basato sulla tecnologia della radiofrequenza (RFId, Radio Frequency Identification) e di una postazione self check per il servizio di auto prestito. Il patrimonio attuale della biblioteca, in costante accrescimento, consiste di più di 109.043 volumi monografici, di cui circa diecimila rari o comunque di pregio,15000 tesi di laurea , 2120 titoli di periodici, di cui 420 in abbonamento corrente, 400 tra cd-rom e dvd. Numerose inoltre le risorse elettroniche specifiche per l’architettura condivise con tutto l’ateneo.
La Biblioteca è socia del CNBA – Coordinamento Nazionale delle Biblioteche di Architettura e fa parte dell’esecutivo.
Ha ospitato nella sede del Castello del Valentino: “La qualità: un impegno per le biblioteche”, 4. giornata di studio, maggio 1997 e “Cristalli di esperienza: nuove prospettive e scenari per le tesi di dottorato”, 11. giornata di studio, maggio 2008.
Collabora inoltre in seno al Coordinamento Nazionale delle Biblioteche di Architettura al progetto di spoglio retrospettivo dei periodici italiani di architettura e urbanistica.
Nel 2014 l’Ateneo ha disposto l’intitolazione della Biblioteca al prof. Roberto Gabetti.