Il piccolo fondo conta 65 tavole in cartoncino su cui sono incollati disegni, schizzi, appunti e fotografie su carta all’albumina attraverso i quali Benedetto Riccardo Brayda (1849-1911) documenta, negli anni tra il 1879 e il 1886, architetture medioevali presenti in molti centri minori del territorio piemontese. Assistente e aiuto professore alla cattedra di Architettura tecnica della Scuola di Applicazione per gli Ingegneri di Torino, Brayda partecipa al progetto, coordinato da Alfredo D’Andrade, di costruzione del Borgo e del Castello Medioevale edificati, nel parco del Valentino, in occasione dell’Esposizione Generale italiana del 1884.
Le tavole illustrano con particolare attenzione le architetture fortificate: castelli, ricetti, cinte murarie, torri-porta di cui sono rilevati i particolari costruttivi, spesso riprodotti al vero.